MODENA A MUSO DURO: SANTORO PAREGGIA IL VANTAGGIO DI BERARDI, POI SUBISCE LA LEGGE DEI NEROVERDI CHE VINCONO CON LAURENTIE’ E MORO. GOL ANNULLATO A ZARO MODENA-SASSUOLO: 1-3

MODENA: Gagno, Magnino, Zaro, Cauz, Di Pardo (36’ st Kamate), Santoro, Gerli (41’ st Battistella), Cotali (28’ st Idrissi), Caso (36’ st Bozhanaj), Palumbo, Gliozzi (28’ st Defrel). All.: Mandelli. A disp.: Seculin, Bagheria, Duca, Mendes, Caldara, Oliva, Botteghin.

SASSUOLO: Moldovan; Toljan, Romagna, Muharemovic, Doig; Boloca (13’ st Obiang), Ghion (36’st Lipani), Iannoni; Berardi (41’ st Verdi), Moro (41’ st Mulattieri), Laurienté (36’ st Pierini). All.:Grosso. A disp.: Satalino, Volpato, Pieragnolo, Paz, Lovato, Mazzitelli, Skjellerup.

ARBITRO: Santoro di Messina
RETI: 37’ Berardi, 60’ Santoro, 64’ Laurentiè, 76’ Moro

NOTE: ammoniti: Romagna, Iannoni, Magnino e Zaro. Rec: 1’ e 5’. Spettatori 13.340 di cui 1.289 ospiti. Minuto di raccogliemtno per Jorge Bolano. Premiate le bandiere Ponzo, Pinardi, Frezzolini e Kamara.

di PAOLO VECCHI
MODENA. Il cuore del Modena batte, batte forte, ma il Sassuolo lo colpisce aggiudicandosi il derby del Braglia. Neroverdi in vantaggio, pari di Santoro: speranze canarine alle stelle, ma la squadra di Grosso non ha ammazzato il campionato per caso e castiga ancora con Laurentiè e Moro aggiungendo l’ennesima perla a una stagione clamorosa, dominata e coronata con il ritorno in serie A nonostante la festa rinviata. I gialli si leccano le ferite perdono un punto dalla zona playoff mentenendone 6 sui playout con il derby interno con il Cesena all’orizzonte. Mandelli ritrova Cotali che si riprende la maglia titolare di esterno mancino prestata a Idrissi all’Arerna Garibaldi. Per il resto tutto come a Pisa con Gagno in porta, Magnino, Zaro e Cauz nel trio arretrato e Di Pardo sulla corsia destra. In mezzo Gerli e Santoro con Palumbo e Caso a supporto Gliozzi. Grosso replica al 3-4-2-1 canarino schierando il Sassuolo su un 4-2-3-1 con Moldovan tra i pali, Toljan, Romagna, Muharemovic e Doig i quattro dietro mentre in mezzo Ghion si piazza al fianco di Boloca alle spalle del trio Berardi-Iannoni-Laurentiè. Moro è la punta di riferimento della capolista. Braglia vestito a festa con oltre 13mila spettatori e, per rendere ancora più pepato il derby, fari puntati sugli ex Gliozzi, Defrel e Mandelli (in tribuna c’è anche Catellani), su Berardi, uno che il Modena se lo mangerebbe anche a colazione, e su Palumbo, l’uomo che il club neroverde ha cercato di strappare alla Famiglia Rivetti al mercato di gennaio con una trattativa
farcita da un’immancabile vena polemica. Partita da fuochi d’artificio – il Sassuolo vuole portare anche il secondo piede in serie A, anche se non può festeggiare al Braglia, il Modena punta ad agganciare il treno playoff dopo i due clamorosi successi su Catanzaro e Pisa – affidata a Santoro
di Messina. Il derby del tifo è già vinto dal Modena per numeri e scenografia, ma sul campo serve un’impresa per cercare di vincere un confronto che i gialli approcciano bene chiudendo ogni spazio ai neroverdi e pungendo in contropiede. Al 12’ grande opportunità per il Sassuolo quando Toljan lascia partire un destro praticamente dalla linea laterale che sorprende Gagno che non si aspettava la conclusione: bravo il portiere canarino a recuperare e a salvarsi. Gerli per Gliozzi, gran palla che l’attaccante spara in curva. Poi il centravanti per Palumbo anticipato dalla disperata uscita di Moldovan. Contro una squadra spietata come il Sassuolo anche il minimo errore si paga e al 36’ un palla persa da Palumbo per Laurentiè costa carissima: il francese, infatti, la mette in mezzo per Moro, mischia e pallone che schizza sui piedi di Berardi che con un tocco di esterno mancino fredda Gagno. Reazione canarina e grande assist di Gerli per Di Pardo che irrompe in area ed esplode un diagonale di destro deviato in angolo. Il Modena torna in campo deciso a rovesciare l’esito del derby e al 60’ agguanta il pari con un bolide di Santoro imparabile per Moldovan, ma il sogno dei gialli e di un Braglia infuocato si spegne quattro minuti dopo quando Berardi innesca Laurentiè che dal limite fulmina Gagno. Al 66’ Moldovan sventa una conclusione di Caso e sul tap in di Palumbo s’immola in uscita salvando il risultato. Defrel per Gliozzi e Idrissi per Cotali (entreranno anche Bozhanaj, Kamate e Battistella), ma i cambi di Mandelli vengono raggelati al 76’ da una percussione indisturbata di Iannoni che serve Moro per il 3-1. E qui finisce il derby perchè al 90’ il Var annulla la rete di Zaro che avrebbe potuto riaccendere una fiammella di speranza.