Il Modena spenna i Galletti a Bari con Defrel e Palumbo, difende il successo in dieci, firma la salvezza e annusa i playoff

BARI-MODENA: 1-2

BARI: Radunovic, Mantovani, Vicari, Obaretin, Oliveri (17’ st Bonfanti), Maita (1’ st Lella), Benali, Maggiore (26’ st Bellomo), Dorval, Falletti (26’ st Pereiro), Lasagna (26’ st Favilli). Allenatore: Longo. A disposizione: Pissardo, Pucino, Tripaldelli, Simic, Maiello, Saco, Novakovich.

MODENA: Gagno, Beyuku, Zaro, Cauz, Di Pardo, Gerli, Santoro, Cotali (18’ st Idrissi), Palumbo (1’ st Kamate), Caso (18’ st Bozhanaj; 46’ st Ponsi), Defrel (22’ st Mendes). Allenatore: Mandelli. A disposizione: Seculin, Bagheria, Pergreffi, Vulikic, Botteghin, Duca, Oliva.

ARBITRO: Aureliano di Bologna

RETI:  8’ Defrel, 18’ Palumbo su rigore,  42’ Lasagna

NOTE: espulso all’81’ Di Pardo. Ammoniti: Maita, Oliveri,  Maggiore, Palumbo, Vicari, Zaro. Spettatori 14.481 di cui 251 modenesi. Rec.: 2’ e 5’.

di PAOLO VECCHI

Salvezza e sogno: tutto in un colpo. E su un campo proibito al calcio geminiano come il San Nicola di Bari. Perchè il Modena di Mandelli spenna i galletti di Longo portandosi in vantaggio per 2-0 grazie alle reti di Defrel e Palumbo su rigore nella fase iniziale di un primo tempo dominato e chiuso dalla rete di Lasagna che  tiene a galla i pugliesi. Palumbo resta negli spogliatoi e al rientro in campo c’è Kamate. Il Bari spinge, il Modena resiste e resta anche in dieci nel finale per un’assurda espulsione di Di Pardo. Ripetiamo: tutto in un colpo. E che colpo: il Modena, infatti, incassa la salvezza virtuale e aggancia il Bari a quota 44 annusando il profumo della zona playoff e dell’ottavo posto del Cesena che dovrà affrontare il 13 maggio per il rinvio del derby con i romagnoli provocato dalla scomparsa di Papa Francesco. Mancano Gliozzi, Magnino e Dellavalle e Mandelli rimedia mantenendo la difesa a tre davanti a Gagno promuovendo Beyuku come spalla di Zaro che a sinistra è affiancato da Cauz. Di Pardo e Cotali i due esterni chiamati a ad alternarsi nelle due fasi in base alle esigenze del match. In mezzo Gerli e Santoro, Palumbo e Caso sono a supporto di Defrel preferito a Mendes nell’undici titolare. Moreno Longo, che era stato vicinissimo alla panchina del Modena nell’estate scorsa, recupera Benali e lo piazza in regia dietro agli interni Maita e Maggiore. Bari con un 3-4-2-1 che propone sugli esterni Oliveri e Dorval. Tra i pali c’è Radunovic protetto dal trio Mantovani, Vicari e Obaretin. Davanti la coppia Falletti e Lasagna. A dirigere c’è Aureliano di Bologna e sugli spalti tra gli oltre 14mila spettatori ci sono 251 tifosi canarini. Che all’8’ si scatenano quando Defrel firma il vantaggio del Modena. Triangolo splendido Gerli-Palumbo-Gerli tiro-cross basso di O’Rey intercettato da Radunovic che respinge sui piedi di Defrel lesto a gonfiare la rete. Un gol che premia l’ottima condotta della Banda Mandelli, autoritaria e padrona del campo, e addirittura sullo 0-2 al 18’ grazie a una attenta consultazione del Var. Tirto di Defrel, Obaretin devia il pallone sulla traversa e sul rimbalzo Palumbo in tuffo di testa costringe Radunovic al miracolo. Per Aureliano è tutto regolare, ma il Var vede una scarpata di Maita sulla faccia di Palumbo e induce l’arbitro a fischiare un rigore per i gialli trasformato da Paolumbo al nono centro stagionale. 2-0 e match in mano a un ottimo Modena che, però, nel finale di tempo si distrare e subisce il gol di Lasagna pronto a ribattere in rete un respinta di Gagno su un tiro di Maggiore. Match che torna in discussione e nell’intervallo un malconcio Palumbo deve cedere il posto a Kamate. Il Bari si ripresenta in campo con uno spirito più battagliero. Benali è un metronomo, Dorval una spina nel fianco. I gialli soffrono, ma non vacillano. Al 63’ Longo si gioca l’ex Bonfanti, Mandelli cambia Cotali e Caso con Idrissi e Bozhanaj che allo scadere lascerà il posto al redivivo Ponsi. La pressione dei galletti è importante e diventa incessante dall’81’ quando Di Pardo nel recuperare su Dorval rimedia il cartellino rosso. Provvedimento eccessivo di Aureliano richiamato anche dal Var, ma l’arbitro non cambia idea e lascia il Modena in dieci. Il cuore dei gialli, però, regge e trionfa per la seconda volta consecutiva in trasferta. E ora il derby con la Reggiana del 1° Maggio in un Braglia che sarà una bolgia e che ha una gran voglia di sognare. E sognare si può, addirittura di deve. Bravo Mandellik!