Delusione gialloblù al Braglia: avanti sulla Reggiana e a +3 su Bari e Cesena, i gialli subiscono la vendetta dei granata, che si impongono per 2-3, e restano al nono posto.
MODENA-REGGIANA: 2-3
MODENA: Gagno, Magnino, Zaro, Cauz (27’ st Vulikic), Beyuku, Gerli, Santoro, Idrissi (27’ st Cotali), Palumbo (35’ st Kamate), Caso (19’ st Bozhanaj), Defrel (19’ st Mendes). Allenatore: Mandelli. A disposizione: Seculin, Botteghin, Pergreffi, Ponsi, Duca, Oliva, Gliozzi.
REGGIANA: Bardi; Libutti, Rozzio, Lucchesi; Fiamozzi, Sersanti (15’ st Girma), Reinhart (15’ st Kabashi), Ignacchiti (44’ st Stulac), Marras; Portanova (44’ st Kumi), Gondo. Allenatore: Dionigi. A disposizione: Motta, Sposito, Sosa, Nahounou, Maggio, Destro.
ARBITRO: Cosso di Reggio Calabria
RETI: 15’ Portanova, 30’ autogol Rozzio, 43’ autogol Bardi, 71’ Girma, 86’ Gondo
NOTE: espulso al 93’ Mendes. Ammoniti: Marras, Kabashi, Palumbo, Girma, Lucchesi. Beyuku.
Spettatori: 14470 totali di cui 2389 ospiti.
di PAOLO VECCHI
MODENA. Il Modena gioca un brutto derby, un bruttissimo derby, e perde incassando la vendetta della Reggiana che riscatta il ko dell’andata sbancando il Braglia per 3-2. Una battuta d’arresto che ha fa male, molto male, alla formazione di Mandelli che, sotto di un gol, recupera e sorpassa, subendo il controsorpasso degli uomini di Dionigi che hanno fatto praticamente tutto da soli passando con Gondo, regalando il 2-1 al Modena due autogol, per poi riprendersi la vittoria con Girma e ancora Gondo. E la sconfitta fa ancora più male perchè coi gialli in vantaggio e grazie alle concomitanti sconfitte di Bari e Cesena, il Modena si sarebbe trovato saldamente nei playoff a +3 su galletti e romagnoli. Ma è la storia di questo Modena: quando ha l’acqua alla gola trova sempre il modo di rimettere fuori la testa, quando è padrone del proprio destino scivola sistematicamente sulla classica buccia di banana. Braglia strapieno, record di presenze stagionali, e clima caliente in campo e sugli spalti. Mandelli, orfano di Di Pardo e ancora di Dellavalle, ritrova Magnino e lo piazza la fianco di Zaro e dell’ex Cauz nel trio arretrato a protezione di Gagno. Beyuku confermato sulla corsia destra, ma avanzato rispetto a Bari. Sul versante opposto c’è Idrissi, in mezzo la coppia Gerli-Santoro. Davanti Defrel è sostenuto da Palumbo e Caso. La Regia si oppone con Bardi tra i pali, Libutti, Rozzio e Lucchesi dietro: Fiorenzi e Marras si piazzano sulle fasce laterali, Sersanti, Reinhart e Ignacchiti formano il trio di centrocampo. Gondo è l’unica punta supportato da Portanova. La Montagnani alza la voce e vuole un Modena cattivo, ma la Banda Mandelli ha un approccio guardingo e sonnolento al match con i “cugini” che prendono in mano le operazioni. E passano al 15’ quando sugli sviluppi di un angolo, Lucchesi di testa trova Portanova che ci prova una volta e alla seconda fa centro infilandfo Gagno sul proprio palo. Braglia raggelato e anche indispettito dall’atteggiamento irritante dei gialli che non riescono a trovare il bandolo di una matassa intricatissima. Manovra lenta, insopportabili passaggi laterali e nessun segnale dal reparto offensivo. La Reggiana spreca un’occasione con Gondo, innescato da Portanova, poi decide di farsi del male. Siamo al 30’ Palumbo mette in mezzo, mischia e tocco di Rozzio che scavalca Bardi impegnato in un disperato tenativo di evitare l’autogol. I granata protestano e invocano un fallo di Magnino sul portiere, ma il Var conferma la decisione dell’arbitro Cosso, che si rivelerà inadeguato per un match ad altissima tensione, e il pubblico geminiano può esploder per il pareggio che regala un po’ di coraggio ai canarini. Che al 43’ trovano anche il raddoppio quando Defrel allarga per Caso, cross dell’esterno per Cauz che irrompe di testa e colpisce il palo: la palla carambola sulla schiena di Bardi e rotola in rete. Prodezza di Cauz, ma per la Reggiana è il secondo autogol. Il derby è in mano, i playoff pure, ma Dionigi inserisce Girma e ci prende. Perchè il centrocampista granata prima impegna Gagno, poi lo fulmina con una bordata da fuori area e infine regala a Gondo, poi bravissimo a concludere con una colpo da bomber, la palla del 3-2 che decide il match. E il Modena? Non pervenuto nonostante gli ingressi di Bozhanaj per Caso, Mendes per Defrel poi di Cotali per Idrissi, Vulikic per Cauz e Kamate per Palumbo. Il finale è incandescente e Cosso si fa sfuggire di mano la partita: dopo un rigore invocato da Beyuku, gli animi si scaldano e arriva il rosso per Mendes che per gioco scorretto. Tensione anche in tribuna nella zona del presidente granata, ex Modena, Carmelo Salerno