Fare poesia è anche comunicare poesia. Metterla a confronto, leggerla. Le conversazioni sulla poesia
contemporanea che, scandite in episodi sotto tematici, verranno proposte dai poeti del territorio
modenese Antonella Iacoli, Michele Lalla, Antonio Nesci avranno lo scopo d’indicare per tentativi di senso
alcune apparizioni del poetico nella realtà del mondo che abitiamo, partendo dalla riflessione sul famoso
motto del grande poeta statunitense della seconda metà del secolo scorso Wallace Stevens “La poesia è un
fagiano che si nasconde in un cespuglio”. La condensazione di questa frase, che non definisce la poesia ma
allude al suo stare nascosta, dà il titolo all’intera serie di puntate proposte: Il fagiano nel cespuglio – Poesia
in libertà. La poesia è un enigma, una metafora multiforme già al suo solo farsi intravedere. Venite a
cercarla insieme a noi.
Antonio Nesci
Nasce nel 1948 in Calabria e vive a Modena, è presidente del circolo poetico La Fonte d’Ippocrene. Esperto
di poesia in diverse scuole di Modena, Parma, Reggio Emilia, Cosenza e Verona, ha riversato
quest’esperienza nel libro in uscita Comporre poesia a scuola – Laboratorio di scrittura nelle scuole primarie
e secondarie (con note critiche di M. Lalla e di A. Jacoli). Ha portato la poesia in carcere e in pediatria
infantile oncologica del Policlinico di Modena, e nel centro riabilitativo disabili di Vignola. Oltre ai versi in
dialetto calabrese e veneto, numerose le raccolte di poesia edita in italiano: Mahan, In zone lontane,
Andata e ritorno (poesia di un treno), Il respiro della sabbia, Disimpegno di un burattino in una scena di
volo, Andare per lune, La bottega degli arcobaleni, Scarpe senza lacci, Simmetrica distanza, Un apparire
soltanto, Vertigine di ogni frattura.
Michele Lalla
Nasce a Lisca (Chieti) nel 1952, si laurea in Fisica all’Università di Roma nel 1976, vive a Modena, dove fino
al 2020 ha insegnato materie di Statistica sociale al Dipartimento di Economia Marco Biagi. Ha all’attivo
oltre centoventi pubblicazioni scientifiche. Oltre ai componimenti in versi usciti su riviste (Diverse LinguE,
Tratti, Frontiera, Origini, ilfilorosso) e recensioni per ilfilorosso di Cosenza, ha pubblicato libri di poesia sia in
dialetto abruzzese (1970-2000, Storie vere o ‘nventat, Tèmpe de mbernite) che in italiano (L’Eco del
Silenzio, Il Vagito della Primavera, Treninternetviaggi, Le cinque stagioni, Vita in B minore, Giostra di haiku.
Fa parte del circolo di poesia di Modena La Fonte d’Ippocrene. In prosa sono usciti: Trovare il senso: 70
storie zen occidentali, Andrò in America – 1. Il costo dell’orgoglio, Scontri con la vita, oltre a racconti,
romanzi, saggi d’attualità.
Antonella Iacoli
Nasce a Modena, laureata in giurisprudenza, ha preso parte a collettive di pittura, ha avuto per alcuni anni
una bottega di disegno su carta. Ama storia e filosofia (entrambi legati ai suoi studi), teatro, musica
romantica dell’800, fantascienza e fantastico. Pubblica, con il cognome del padre Jacoli, oltre poesie,
racconti e recensioni su riviste, raccolte di poesia dal 2012: Solstizi di solitudini, Frammenti al padre,
Radiofaro, Nascondimenti (foto di Gabriele Ugolini), Gallo rosso, Vox – ballata per giungle e tempeste,
Piccola suite per Brodskij, O 24, Sogni di pietra. Ha curato per il circolo poetico La Fonte d’Ippocrene, di cui
fa parte, il testo corale distopico Mio caro, s’infutura la poesia. Scrive articoli letterari per la rivista di
neuroscienze Anemos di Reggio Emilia. Dirige la rivista di poesia on line Opificio amaranto, il cui sito
letterario è Callimaco28.it.