IN SEI PARTITE HA RIACCESO IL MODENA, VINTO IL DERBY E BATTUTO INZAGHI: 12 PUNTI
IN SEI GARE, PLAYOFF A UN PASSO E DIFESA BUNKER
🖋️Di Paolo Vecchi
La promozione di Paolo Mandelli sulla panchina gialloblĂą, dopo lo sventurato inizio di campionato
con Bisoli e l’esonero del tecnico di Porretta, a tanti era sembrato un ridimensionamento delle
ambizioni della Famiglia Rivetti. Siamo orgogliosi di aver invece caldeggiato e soprattutto
sostenuto questa scelta convinti che un bravo tecnico della Primavera possa essere anche un
valido allenatore della prima squadra. Soprattutto se è serio e preparato come Mandellik. Si è
messo al timone in punta di piedi, senza sbandierare promesse, convinto, però, di poter plasmare
una squadra martoriata da infortuni e in crisi di identità e di classifica. E’ entrato nello spogliatoio
esercitando un grande carisma, appoggiato dal vice Michele Troiano, e la squadra lo ha seguito
non per caso perchè i giocatori sanno distinguere quando un mister ha qualcosa da dire anche se
non ha un pedigree eclatante. Mandelli ha rigenerato l’anima della squadra che, credendo in lui,
ha saputo costruire la rinascita e la rimonta con la compattezza e la soliditĂ di un gruppo
rigenerato anche fisicamente. Giocatori diventati finalmente una sola cosa. Dodici punti in sei gare
(tre vittorie e tre pareggi), vittoria nel derby e contro il Pisa di SuperPippo secondo in classifica e
solo due gol subiti da una difesa che era un colaborodo. Grandi numeri. Il Modena di Mandelli è a
ridosso dei playoff e c’è credere che presto li agguanterà . Il calcio geminiano passerà un buon
Natale grazie a Mandellik e a una scelta coraggiosa della societĂ che, almeno per il momento ma
c’è da avere fiducia anche per il futuro, è una scommessa vinta.